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KENYA

KENYA

 

 Dicono che la speranza è l’ ultima a morire ! E’ vero: ci sono ricaduto anche io !

E così, dopo 12 anni da quel lontano 2005, sono tornato in Kenya a tenere un Corso di Radiestesia e Radionica nell’ ambito del progetto Radionica senza Frontiere della Società Italiana di Radiestesia e Radionica !

Tutta colpa dei missionari ! E già, perché molti di loro usano il pendolo (in genere artigianale) per la Rabdomanzia (molto utile ovviamente in Africa) o per la Radiestesia, ma in modo improvvisato e autodidattico. E così uno di loro, già amico da tempo, mi chiese nel 2005 di tenere un Corso, finalizzato al riequilibrio bio-energetico delle persone, per le maestre e le suore della sua missione nel Meru, regione a una giornata di autobus da Nairobi, che tenni con la supervisione di Alessandra.

Ma dopo l’ entusiasmo iniziale, grande fu la mia delusione nel constatare che, non avendo le mie corsiste poi mantenuto un rapporto tutoriale con me, non avevano continuato ad utilizzare la Radiestesia e la Radionica.

Questa delusione aveva bruciato, negli anni successivi, anche nuove richieste che un altro missionario insistentemente mi faceva di tenere un nuovo Corso a Nairobi. In questi anni avevo comunque continuato a trattare a distanza alcuni amici missionari e a vederli nelle loro missioni per seguire i progetti a cui collabora una piccola Onlus che animo (www.panedivita.org ).

Ma poi, alla fine, ho ceduto! D’ accordo con Alessandra, ho proposto un breve Corso introduttivo al riequilibrio bio-energetico delle persone tramite la Radiestesia e la Radionica su carta, la quale mi sembrava (poi dirò perché uso il passato) più adatta, per semplicità ed economicità, alla realtà africana.

Al Corso, tenuto in Gennaio, hanno partecipato 9 persone (7 donne e 2 uomini), con varie professionalità, che si sono dimostrati estremamente interessati agli argomenti svolti e con una ottima sensibilità radiestesia. Come anche, in un brevissimo corso introduttivo di meditazione, alla capacità del vuoto mentale, fondamentale per l’ atto radiestesico.

Quindi, tutto bene ! Alla fine, baci, abbracci, foto, scambio di WhatsApp e di mails con grande soddisfazione, ringraziamenti e gioia di tutti.

Ma ora, a distanza di 2 mesi, non ho ricevuto nessuna mail che mostri che i corsisti hanno continuato il percorso iniziato ! Altra delusione !? Chi lo sa !  Come dicevo all’ inizio, la speranza è l’ ultima a morire. Parlando con il missionario che mi aveva invitato, mi ha spiegato che tutti i miei corsisti sono già molto impegnati nel lavoro (ottima cosa per tutti, ma specie in Africa). Ma ho capito un altro problema che non avevo valutato prima (e questo vale anche per l’ esperienza del 2005): le abitazioni in cui vivono queste giovani donne e uomini sono molto piccole, ma molto-molto piccole, e affollate, e così in realtà a casa non hanno lo spazio per lavorare con i quadranti ! E allora coma si fa? E’ come il serpente che si morde la coda?

Forse sarebbe il caso di passare alla Radionica inglese e insegnare loro ad usare una macchina?  E il costo? Si vedrà !

Intanto, una cosa è sicura: la speranza è l’ ultima a morire !

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